Antonio Lombardo, curatore della mostra fotografica “Pelé & Garrincha” e autore del libro “Il Passerotto di Magé“, dedicato proprio a Garrincha, in questa intervista spiega tutti i segreti dell’esposizione in programma dal 27 giugno al 27 luglio 2018 all’Ambasciata del Brasile a Roma.
Come è nata l’idea della mostra fotografica?
L’idea della mostra è nata dalla voglia di ricordare, in occasione dei Mondiali 2018, due grandi talenti del calcio brasiliano che insieme hanno vinto due Mondiali ma che soprattutto hanno realizzato il sogno del proprio popolo, facendo sognare milioni di persone nel mondo.
Pelè e Garrincha. Qual è il loro rapporto con l’Italia?
Pele e Garrincha, due punte di diamante del calcio brasiliano che però, in maniera contrapposta, sono legati inesorabilmente all’Italia. Il primo, Pelé, il mito indiscusso, grazie alla vittoria contro l’Italia nel 1970 in Messico ha sancito la sua fama e consacrato il suo mito, O Rey. Il secondo, Garrincha, il dribblatore incredibile, nonostante la sua menomazione fisica, venne in Italia inseguendo il proprio grande amore, Elza Soares, ma vide anche iniziare la sua inesorabile e inevitabile decadenza.
Cosa ha avvicinato e cosa distingue i due campioni brasiliani?
Pelé e Garrincha erano amici e complementari in campo. Anche il più grande goleador, come Pelé, ha bisogno di un assist, cosa che avveniva regolarmente grazie a Garrincha. Tuttavia, Pelé seppe creare e gestire la propria fama, mentre Garrincha giocava per puro gioco e per pura passione. Pelé è diventato ricco e Garrincha morì povero e in solitudine. Pelé segnò la storia del calcio nel suo tempo, mentre Garrincha seppe lasciare un segno indelebile nei cuori dei tanti tifosi che lo hanno visto giocare.
Qual è la differenza tra il calcio di allora e il calcio di oggi?
Prima di rispondere a questa domanda, mi sento di dover precisare che l’uscita di scena dal calcio di Garrincha segna la fine di un calcio romantico e giocato per pura passione, di cui lui è l’interprete più eminente. Allo stesso tempo, la crescita della fama di Pelé ha generato un calcio efficace basato sul perfezionismo estetico e tecnico, perdendo un po’ di vista l’estro e la fantasia, se non fosse stato per altri interpreti come Maradona e Baggio. Garrincha si può considerare come l’ultimo dei grandi giocatori romantici, mentre Pelé è stato il primo grande atleta che oggi ha generato le incredibili macchine da guerra come Ronaldo, Messi e Cristiano Ronaldo. Se oggi siamo innamorati di questo sport lo dobbiamo comunque alla romanticità che il calcio ha sempre comunque espresso, anche se in passato si esprimeva con più emozione.
Un libro e una mostra. A quando la scenografia di un film?
È vero, dopo un libro e una mostra, il film sarebbe d’obbligo ma io mantengo i piedi per terra e tengo saldo il mio obiettivo principale che è quello di diffondere il mio libro “Il Passerotto di Magé” e la sua storia ovunque sia possibile. Il mio Passerotto vorrei vederlo volare più in alto che può e soprattutto nel cuore dei tanti giovani che amano questo gioco.
Chi vincerà il Campionato del Mondo di Russia 2018?
Vorrei che il campionato mondiale finisse con il parlare portoghese.
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